Boba Fett


Boba Fett è un personaggio immaginario dell'universo fantascientifico di Guerre stellari.

È uno degli antagonisti principali in due film della trilogia originale (L'Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi).

Il giovane Boba è uno dei personaggi del film L'attacco dei cloni e della serie televisiva Star Wars: The Clone Wars; in età più avanzata compare in The Mandalorian.

La prima apparizione nella saga risale al 1980, nel film L'Impero colpisce ancora. L'inizio della sua carriera è avvolto nella leggenda. Egli indossa una corazza Mandaloriana modificata verde simile a quella del padre e possiede la sua stessa nave: il potentissimo e silenziosissimo Slave I.


La sua fortuna come cacciatore di taglie cresce a dismisura a partire dal 19 BBY, ovvero durante i fatti di La vendetta dei Sith, spesso alle dipendenze di Jabba the Hutt.


Nel 3 ABY Boba Fett dà la caccia al Millennium Falcon di Ian Solo fino a Città delle nuvole, su Bespin, la città controllata da Lando Calrissian. Il cacciatore di taglie, recuperati ormai degli ottimi rapporti con l'Impero Galattico dopo gli attriti precedenti, ottiene da Dart Fener il permesso di portare Ian Solo, ormai ibernato nella grafite, da Jabba the Hutt per riscuoterne la taglia.

Il personaggio fa ritorno, in un ruolo minore, nel film Il ritorno dello Jedi. Fett si trova al palazzo di Jabba su Tatooine quando prima Leila Organa e poi Luke Skywalker tentano di liberare Solo dalle grinfie dell'Hutt.


Segue Jabba fino al pozzo di Carkoon, dove l'Hutt ha intenzione di buttare Skywalker, Solo e Chewbecca, trovandosi nel bel mezzo della battaglia che si scatena sopra la tana del bestiale sarlacc. Dopo essere riuscito addirittura a mettere in difficoltà il Jedi Skywalker, e riuscendo ad averlo sotto tiro, non bada a Ian Solo, che sebbene cieco lo riesce a colpire e, involontariamente, gli accende i razzi che ha sulla schiena. Il volo inaspettato e improvviso non permette a Fett di reagire, poiché si va a schiantare contro il galeone di Jabba, finendo dritto dentro le fauci del sarlacc.

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